La vita come problema filosofico?

Il significato o la definizione della vita costituiscono argomenti filosofici sullo scopo e sul significato dell'esistenza umana.

Era il 1882 e lo scrittore russo di nome Leo Tolstoj scrisse il libro "La confessione". In quest'opera c'è un certo passaggio che racconta la storia di un giovane che, in fuga da una bestia, entra in un pozzo per nascondersi. Una volta dentro, si rende conto che c'è un drago con la bocca aperta, in attesa di divorarlo. Poiché il giovane non poteva uscire, a causa della bestia all'esterno, afferrò un ramo che cresceva all'interno del pozzo, per non cadere ed essere divorato dal drago. Ma allo stesso tempo sapeva che non avrebbe potuto resistere a lungo, perché si sarebbe stancato e probabilmente avrebbe lasciato andare il ramo… si rese presto conto che due topi, uno bianco e uno nero, stavano rosicchiando il ramo che era trattenendo. Notò che alcune gocce di miele trasudavano dalle foglie e allungò la mano per leccarle via.



Tolstoj presenta la vita umana così com'è, e come ci aggrappiamo a qualcosa o qualcuno, ma un giorno non sarà possibile aggrapparci ad essa, e poi verrà la morte.

La vita come problema filosofico?
Alex Foto | Pexel

I topi che compaiono nella storia fanno un confronto con l'azione del tempo, il trascorrere dei giorni e delle notti, che avvicina sempre più l'essere umano all'ultimo momento della sua vita.

Le opinioni relative al senso della vita sono molte, come possiamo osservare nel corso della storia.

Nell'antichità il senso della vita consisteva nell'eudaimonia, cioè nella felicità.

Per Epicuro (IV secolo aC), il senso della vita era nella ricerca del piacere.

In questa corrente di pensiero, ogni azione dell'individuo è fatta per il perseguimento di piaceri immediati. Perché ciò avvenga, la persona deve agire con giustizia, discernimento e gentilezza nella vita di tutti i giorni.



Un promemoria per il lettore, il senso del piacere per l'epicureismo è completamente diverso dal senso attuale, piacere significa condurre una vita calma e pacifica.

Per il tedesco Schopenhauer la vita è un continuo mutare tra il dolore, che nasce dal bisogno e dal desiderio di ottenere qualcosa o qualcuno, e spesso dalla noia, in questo senso: “La vita umana passa, quindi, tutta tra il volere e il conquistare qualcosa”. .

Per Aristotele, lo scopo della vita è trovare la Felicità, il filosofo riteneva che si sarebbe raggiunta solo in uno stato di completa apatia, cioè in uno stato di indifferenza verso tutto ciò che ci circonda.

Aristotele credeva che la vita umana fosse la ricerca di qualcosa di possibile, perché la nozione di felicità è una nozione umana, raggiunta e ottenuta dalla ragione, ragione che mira a un fine.

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Dovrebbero sorgere alcune domande, ad esempio qual è il senso della vita? O come potrebbe aiutarmi?


Posso aiutarti con la seguente domanda: la vita ha uno scopo ultimo, qual è il valore della nostra vita? Vale la pena vivere?


Anche così, una profonda riflessione su questo argomento e le sue risposte può essere contraddittoria.

Questo articolo è un invito alla riflessione e su come prendere una posizione personale su questo tema.

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