Questa parola è entrata nella mia vita in una valutazione spirituale, sono rimasta nella clessidra, cosa intendi? Ho cercato sul dizionario e la parola è stata così definita: desiderio o tendenza a escludere sistematicamente gli altri.
È quando penso di possedere l'altro o di permettere all'altro di possedere me.
Quando succede?
Quando non conosco il mio posto, chi sono gerarchicamente superiori a me? I miei genitori, insegnanti, tutor, a questi apro il mio cuore per imparare ciò che dovrei e non dovrei copiare, perché sono più grandi di me. Sono arrogante, penso di essere il centro del mondo, il proprietario della verità , o la vittima, quando mi lamento della madre che mi ha dato la vita? Perché penso di essere migliore di lei? Giudico, critico, mi vittimizzo? Come farlo diversamente? Ringraziando la vita che è venuta da questa mamma (che per me è perfetta, perché la natura non sbaglia), e con umiltà di fare diversamente.
Chi escludo o voglio escludere dalla mia vita? Chi mi dà fastidio?
Mi sto guardando allo specchio? Cosa ho il privilegio di imparare da questa persona?
Mettimi, posizionami, smettila di ripetere, perché io faccio lo stesso e quando mi guardo mi vedo farlo e mi dà molto fastidio e finalmente voglio che il mio partner o amico sia come voglio che sia, voglio controllare, manipolare, modellare, vampirizzare?
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C'è un piano molto più grande, che mette sulla mia strada le lezioni che devo imparare, "L'umiltà e l'accettazione della vita così com'è" è imparare dalle sfide ogni giorno di più per diventare un essere unico connesso all'Amore, senza condizionare un amore.
Abbiamo tutti bisogno di imparare a convivere gli uni con gli altri. Con pazienza, rispetto per lo spazio dell'altro e per lui. Imparare ad aprirsi alle opportunità che la vita ci offre per eliminare gli spigoli all'interno di ogni convivialità .
