Me stesso

    Scrivi cosa succede se nessuno lo legge? Dici che il mio cuore ha sete e non c'è acqua? Dire che ho imparato a stare zitto di fronte all'immobilità della mia stessa compagnia e persino a godermela? Bene, è l'unico nuovo argomento che ho.

    Ho imparato ad amare la quiete di me stesso. C'è un silenzio in me che mi parla e mi riempie. Quando sono solo, mi sento protetto e a mio agio. Le folle mi spaventano. Perciò mi nascondo nelle correnti del tempo e mi bagno nelle acque delle letture solitarie, nella speranza di illuminare il mio spirito e mantenere la lucidità necessaria per rimanere ad agire tra le persone, quotidianamente, affinché non percepiscano il mio terrore, la mia lenta disperazione.



    Non cerco più compagnia. Invento così argomenti vaghi, di cui è facile parlare, che non richiedono approfondimento, poiché la mia stessa compagnia è l'unica che veramente mi capisce e mi completa in questo solitudine eterna di tutti noi. Avere già la lucidità di questa solitudine mi faceva più paura, oggi la vedo come parte del cammino di questa unità che abbiamo e che non conosciamo.

    Non cerco più un compagno. Ci ho provato tante volte... ho fallito tante volte... penso che se deve succedere non dovrò più cercarlo, lo riconoscerò senza lotte o sotterfugi, lo farà basta essere, proprio come arriva la notte e se ne va il giorno, o come la pioggia cade e il sole asciuga le pozzanghere che si formano sul marciapiede. Non cercherò più... la ricerca non porta la verità. La verità è senza cercare. Sarò il mio compagno allora.

    Me stesso

    Non cerco più di riempirmi della presenza di qualcuno. L'azienda mi stanca. La mancanza di comprensione mi rende stanco, sono stanco di me stesso. Ho bisogno, quindi, prima di cercare altre presenze, di riempirmi del mio stesso essere, di conoscere la mia strada, di capire le mie stoffe lacerate, di percepire le mie follie, di illuminare l'oscurità che è presente nella mia rabbia quasi sempre.



    Cerco il silenzio che è in me. In mezzo a tante voci che io stesso produco a causa di questa mente che insiste a separarmi dal mio vero io. Il silenzio è ciò che cerco. Prezioso silenzio che c'è davvero, ma che è così nascosto dentro, fuori, intorno, vicino, lontano...



    Solo quello.

    Basta.

    Aggiungi un commento di Me stesso
    Commento inviato con successo! Lo esamineremo nelle prossime ore.

    End of content

    No more pages to load